martedì 9 febbraio 2016

Smog, l’allarme dei pediatri di famiglia




Smog, l’allarme dei pediatri di famiglia: “Non basta invocare la pioggia, intervenite”


MESTRE. L’allarme smog ora arriva dai pediatri di famiglia di Mestre e Venezia – una trentina in tutto – che visitano quotidianamente i bambini. Intanto un cartello di associazioni e comitati anti-smog annunciano di voler «promuovere azioni giudiziarie per difendere la salute delle persone-vittime. Uno studio universitario conferma 300 casi di malattia nella popolazione dei circa 5000 abitanti che vivono a ridosso della tangenziale di Mestre».
Del resto le previsioni meteo annunciano bassa pressione atmosferica e tanta pioggia, da oggi a mercoledì; un vero toccasana per la qualità dell’aria che solo negli ultimi due giorni è tornata a livelli accettabili dopo ben 26 giorni “avvelenati”, con pesanti concentrazioni di polveri sottili (Pm 10) che sono arrivate a quattro volte il livello di sicurezza sanitaria. image
  
  Ma già dalla metà della prossima settimana le condizioni meteo torneranno a favorire l’accumulo di inquinanti nell’aria che tutti respiriamo e i superamenti del limite di sicurezza sono destinati – salvo diverse condizioni meteo per ora non prevedibili – a tornare rapidamente a livelli preoccupanti. «La salute dei nostri bambini non può essere affidata alla speranza della pioggia e ai capricci di un clima così modificato dal deteriorarsi delle condizioni del pianeta», scrivono i pediatri di Mestre e Venezia nel loro appello alle autorità. «Ormai è dimostrata con certezza la correlazione tra livelli di inquinamento atmosferico e basso peso alla nascita dei bambini, aumento di polmoniti e bronchiti, asma, tosse secca notturna, riduzione della capacità respiratoria. Quindi, come ci impone il nostro codice deontologico, chiediamo con forza alle autorità competenti e alle amministrazioni di prendere con urgenza provvedimenti contro questa emergenza sanitaria, sia immediati, sia strutturali nel più lungo periodo».
L’appello dei pediatri lascia pochi dubbi sulla necessità di intervenire e sarà di certo al centro della discussione del consiglio comunale straordinario chiesto dalle opposizioni. Giovedì prossimo è stato convocata una riunione dei capigruppo in consiglio comunale per decidere la data della seduta straordinaria che dovrà tenersi – a norma di statuto – entro il 20 febbraio. M5S, Lista Casson e Pd daranno battaglia in nome dei tanti comitati di cittadini e delle associazioni che chiedono al sindaco Luigi Brugnaro e al Governatore Luca Zaia di «fare di più che dare ridicole raccomandazioni, invocare la pioggia o scaricare ad altre istituzioni il compito di intervenire con azioni a breve termine e strategiche per contrastare un fenomeno certo complesso ma risolvibile con interventi su tutte le fonti di inquinamento. Comune e Citta Metropolitana di venezia, Regione Veneto e ministero dell’Ambiente devono mettere fine alla pratica di scaricabarile delle responsabilità tra un ente e l’altro e avviare azioni coordinate e coraggiose per ridurre davvero l’inquinamento atmosferico».
Roberto Trevisan dell’Assemblea permanente di Marghera e Manuel Basso del Comitato Marghera Libera e Pensante danno il pieno appoggio all’appello dei pediatri che sono le «sentinelle della salute e vedono ogni giorno nei loro
ambulatori la potenza distruttiva di Pm10 e 2,5 sui sistemi immunitari non ancora sviluppati dei bimbi. Il sindaco Brugnaro li ascolti e intervenga con coraggio». C’è da aspettarsi pure un intervento del prefetto Domenico Cuttaia chiamato in causa da comitati e associazioni.

Nessun commento:

Posta un commento