venerdì 6 giugno 2014

LETTERA APERTA AI CANDIDATI SINDACI - RISPOSTA DARIO TOMASI

In rosso le risposte di Dario Tomasi


Rispondiamo alle vostre domande condividendo – sui temi che ci sottoponete – il nostro programma e sottolineando che esso è già frutto di un percorso di partecipazione (attraverso le Primarie e il Laboratorio del Programma che si è svolto nei mesi scorsi).
Non è nostra abitudine fare promesse per ottenere voti: crediamo che amministrare un Comune come Schio sia una opportunità molto bella ma anche molto complessa e che i cittadini vadano rispettati impegnadosi a far vivere bene la comunità locale.
1.      Trasparenza e Partecipazione: sulle scelte importanti consulterete la cittadinanza e chiederete il suo parere?
Riteniamo che gli amministratori abbiano il dovere di esercitare appieno il compito per il quale sono stati eletti e per il quale vengono pagati. Non intendiamo quindi la partecipazione come mera, continua (e onerosa) consultazione dei cittadini (ad esempio con referendum) ma come la costruzione di scelte condivise e partecipate in senso più profondo e ampio. Ad esempio, sul Centro Storico: come sapete, avendo espresso anche il Movimento 5 Stelle un candidato con il quale ci sono stati momenti di confronto nelle scorse settimane, su questo tema da mesi proponiamo l’avvio da subito di uno spazio di confronto con negozianti e residenti al fine di verificare l’esperimento di chiusura al traffico e l’effettuazione quindi nuove scelte per il futuro, anche se siamo consci che il tema “Centro Storico” e della sua rivitalizzazione è un tema più ampio, che comprende anche la necessità di completamenti viabilistici, iniziative culturali e di socialità nuove, fino alla riqualificazione urbanistica e alla creazione di figure che facilitino la convivenza nei condomini del centro.
Più in generale, trasparenza e partecipazione vogliamo declinarle nelle seguenti azioni:
  • I dati inerenti bilancio e nomine debbono essere resi pubblici con modalità che agevolino l'accesso a tali dati da parte del cittadino.
  • Il consigliere comunale deve essere un facilitatore di rapporti tra ente e cittadini.
  • L’amministrazione si impegna ad istituire tavoli di confronto permanenti, a supporto degli assessorati, che siano incubatori di idee ed istanze dei cittadini.
  • L'amministrazione si deve impegnare a istituire forme di verifica periodica dell'attuazione del programma da parte dei cittadini.
  • Ogni forma consolidata di percorso partecipativo già esistente va potenziata, sia essa una forma di partecipazione istituzionale (es. Commissione Città senza barriere, Commissione Pari Opportunità), un percorso (es. sperimentazioni in tema di isole ambientali; progetti Tavolo Famiglia e Alleanze per le Famiglie) o una prassi inerente un settore (Informagiovani).
  • Percorsi partecipativi vanno avviati nell'immediato per i progetti strategici del futuro della città: la rivitalizzazione dei quartieri, il Piano Interventi; il futuro della Fabbrica Alta.
  • L'amministrazione rispetta e potenzia la dimensione del quartiere e della appartenenza ad esso: agevolando nelle loro attività i gruppi spontanei di cittadini; favorendo la bellezza della fisionomia dei singoli quartieri, anche difendendo il commercio di prossimità al loro interno; favorendo qualsiasi forma di welfare di quartiere.
  • Schio si impegna a rendere effettiva la partecipazione al voto politico ed amministrativo dei cittadini stranieri aventi diritto; per i cittadini senza cittadinanza italiana l’amministrazione si deve impegnare a coinvolgerli nel dibattito politico cittadino e negli istituti di partecipazione locale.
  • Prevediamo infine l’avvio di un percorso per il bilancio partecipato, il bilancio sociale e il bilancio di genere.
2.      Sociale: per le Famiglie e per i giovani, cosa proponete in concreto?
L’attuale amministrazione destina al sociale ben il 20% delle risorse (pari a quanto viene spero per l’urbanistica e il doppio di quanto investe una città simile come Thiene): in anni nei quali è stato difficile far quadrare il bilancio a causa dei tagli dei trasferimento da Roma, Schio è riuscita a fare questo e a mantenere l’equilibrio nel bilancio, senza far aumentare la spesa. Intendiamo muoverci quindi per il futuro su questa stessa strada:
  • La lotta alla povertà è azione sempre primaria; così come la lotta alle discriminazioni e l’attitudine della città ad essere accogliente nei confronti degli “ultimi”;
  • va difeso il diritto all’abitazione e per questo sperimentato il “social housing” e migliorato il contatto con i proprietari privati al fine di stimolare la loro collaborazione per una offerta di alloggi  economicamente accessibili alle famiglie;
  • vanno attivati strumenti di studio e prevenzione, anche sovracomunali, delle cause di povertà disagio emarginazione, in particolare si deve intervenire con decisione contro le dipendenze (alcool, droghe e gioco) anche attraverso azioni di prevenzione;
  • istituire presso l’Ulss 4 un registro per poter avere un’analisi dell’incidenza delle patologie tumorali sulla popolazione;
  • si deve perseverare nella ricerca di miglioramento e massima garanzia dei servizi sociosanitari territoriali;
  • l’amministrazione deve saper far arrivare le esigenze e i disagi dei cittadini al sistema sanitario territoriale, che è spesso restio ad accogliere le istanze di collaborazione con i Comuni a favore di politiche economiche inconciliabili con una ferma e convinta politica di sviluppo dei servizi del sociale; 
  • il sostegno alla non autosufficienza deve prevedere sia la difesa dell'assistenza domiciliare, sia la sperimentazione di nuove modalità di sostegno diretto ai familiari delle persone non autosufficienti.
  • va stimolata la socialità di giovani e adulti disabili, che non può essere integralmente delegata alle famiglie.
  • va perpetuata l'azione di abbattimento delle barriere architettoniche agendo anche sulla sensibilizzazione dei singoli cittadini.
  • Si deve proseguire sul cammino del sostegno alla popolazione anziana con particolare attenzione sia ai bisogni dei malati con patologie degenerative,  sia ai loro familiari.
  • Si debbono garantire le occasioni di socializzazione per i giovani dedicando loro luoghi importanti della città  potenziando l’Informagiovani ed incentivando nuove zone di aggregazione diffuse;
  • va valorizzato lo Sportello Donna e sostenuta la Casa Rifugio per donne vittime di violenza;
  • vanno sostenuti i c.d. “padri separati”, con appositi punti di ascolto che raccolgano le loro problematiche, e che entrino a far rete con tutte le strutture già esistenti, dedicate ai disagi sociali;
  • l'adesione al valore delle pari opportunità deve essere effettiva, sostenendo le associazioni e le istituzioni che ne promuovono la concretizzazione;
  • in questo particolare periodo di difficoltà economica il fondo di solidarietà “Schio c’è” è per molti scledensi uno strumento indispensabile; l’amministrazione si impegna a potenziarlo e promuoverlo;
  • Va proseguito il progetto delle Alleanze territoriali per le famiglie e incrementata la collaborazione tra amministrazione ed associazioni di categoria, sindacati, associazioni per le famiglie e privato sociale.
  
3.      Inceneritore: Quale strada intendete percorrere? Diminuzione o aumento?
La minimizzazione dei rifiuti necessita di priorità in termini di obiettivi strategici e misurabili: riduzione alla sorgente, riciclo, miglioramento qualitativo della materia riciclata e riuso del prodotto. Il percorso di seguito indicato per la città di Schio va proposto a tutte le amministrazioni del bacino.
Obiettivi
  • Nel presupposto che l’inceneritore è destinato ad esaurire la sua attuale funzione, l’impegno è quello  di attivarsi con  idonee azioni politiche presso i Comuni soci e la Regione Veneto, al fine della progressiva riconversione dell’impianto tecnologico di Cà Capretta verso l’attività di separazione, riduzione, recupero e commercializzazione della materia seconda e della ricerca del packaging sostenibile.
  • Fermare l’aumento dei rifiuti da incenerire e programmarne una progressiva diminuzione attraverso il riciclo ed il riuso.
  • Incrementare la raccolta differenziata spinta su tutta la città con obiettivo tendenziale 100%.
Azioni
  • Passare da tassa a tariffa favorirà i cittadini più virtuosi, considerando comunque i casi dei nuclei famigliari con neonati o situazioni particolari.
  • Rilanciare l’Osservatorio sui rifiuti in piena autonomia rispetto all’azienda di raccolta e gestione rifiuti  e dai comuni soci
  • Per onorare gli impegni di fornitura di calore già assunti da AVA, impegnarsi all’interno dell’Assemblea dei Soci, a sostenere la riconversione dell’impianto verso sistemi alternativi di generazione del calore, mediante l’utilizzo di altre fonti energetiche a basso impatto ambientale.
  • Impegnarsi affinché non ci siano altri rinnovi, anche parziali, per le linee 2 e 3 che, qualora obsolete, saranno chiuse. 
  • Proporre da subito in Assemblea dei Soci una approfondita analisi dello stato di attuazione del Piano Industriale in corso e il suo aggiornamento, ove possibile, rispetto alle politiche di separazione, riduzione, recupero e commercializzazione della materia seconda come da Direttive Europee
  • Assumere appropriate  iniziative  affinché GRETA si attivi nella raccolta differenziata spinta porta a porta nel territorio scledense.
4.      Gestione Rifiuti: Siete per la raccolta porta a porta spinta? Che percentuale obbiettivo Vi date?
(vedi sopra)
5.      Per i costi al cittadino pensate di mantenere l’attuale tassazione o passare finalmente ad una più equa Tariffa Puntuale? (+Riciclo-Pago)
(vedi sopra)
  
5. Registro Tumori: Riguardo la situazione ambientale del Territorio e la salute dei Cittadini che ci vivono, quale sarà il Vostro impegno? Vi prenderete carico di richiedere che la Ulss 4 venga finalmente inserita nel Registro dei Tumori del Veneto, ed utilizzo dei dati raccolti per un serio studio epidemiologico?
Siamo favorevoli ad istituire in collaborazione con l’USSL 4 un registro per poter avere un’analisi dell'incidenza delle patologie tumorali sulla popolazione
6.      Giunta: Da chi sarà composta la Vostra giunta?
La mia giunta sarà composta da persone giovani: mi sono candidato con l’obiettivo di accompagnare la nascita di una nuova generazione di amministratori. Prevedo una sola figura con esperienza, in particolare per la gestione di un ambito molto delicato come il bilancio.
7.      Territorio: Con che misure concrete pensate di salvaguardare il nostro territorio e limitare il consumo delle nostre risorse?
Il nostro programma persegue obiettivi di salvaguardia  del territorio agricolo, rafforzando le scelte normative che contrastano e scoraggiano le richieste di nuove aree edificabili. Nel contempo vanno create nuove  opportunità per riabilitare, ammodernare, ricostruire il territorio già edificato, migliorando il potenziale di comunità e l’articolazione dei servizi pubblici e privati.
Obiettivi
  • “Bloccare” l’espansione urbanistica sul suolo agrario produttivo, orientando la richiesta abitativa sulle aree residuali di completamento già incluse nell’area  urbana.
  • Perseguire prioritariamente la salvaguardia  del territorio agricolo di pianura che costituisce l’Ambito Territoriale cosi detto: “Cintura verde”, che collega i  corridoi ecologici del Timonchio, Leogra  e Livergon, in quanto di prevalente interesse pubblico  a servizio della cittadinanza, e riserva di  suolo agrario per l’insediamento di nuove attività agricole di prossimità (orti, vivaistica, serre, agriturismo, di vendita prodotti agricoli, zone ciclo pedonali,etc.).
  • Avviare processi virtuosi di riqualificazione mediante  norme di promozione della crescita qualitativa urbana e di recupero dei volumi esistenti su principi di maggiore razionalità architettonica, coerenza urbanistica e funzionalità energetica, anche ricorrendo a politiche di incentivo economico.
  • Promuovere una nuova politica per la Z.I., centrata sulla riconversione degli edifici produttivi dismessi e la riqualificazione energetica ed architettonica; “bloccare” l’ espansione delle aree produttive, favorire piuttosto il completamento e l’adeguamento dei volumi esistenti, come riorganizzazione strutturale o di ampliamento, per esigenze connesse al ciclo produttivo o all’ adeguamento normativo ed antisismico  degli edifici.
  • Inserire nel primo Piano degli Interventi il “Parco Agricolo”,   quale strumento propedeutico alla tutela e salvaguardia dei territori agricoli, dell’ATO  “Cintura verde” e dei corridoi ecologici. 
Azioni
  • Favorire un progetto unitario per la zona industriale per il recupero delle energie termiche disperse in atmosfera e per lo stimolo di installazione di nuovi impianti fotovoltaici sulle coperture;
  • Fare in modo che l’intervento edilizio sui fabbricati industriali e civili esistenti sia più conveniente  rispetto alla nuova edificazione, agendo anche sugli oneri urbanistici, con particolare riguardo ai territori di collina e  montagna.
  • Studiare soluzioni atte a promuovere l’adozione di affitti  concordati e a discapito  del non uso degli alloggi esistenti.
  • In merito alle grandi opere il programma del sindaco è per l’elaborazione di un Piano degli Interventi concentrato su tre temi:
Campus – realizzazione del  Centro servizi da realizzare nell’arco del mandato con le funzioni di struttura polivalente aggregante, sede di una biblioteca interscolastica, uno spazio espositivo per mostre, un internet cafè, un luogo di lettura e studio, uno spazio di incontro multiculturale, una mesa-ristorante, una sala conferenze, una foresteria; in cui si possa valutare lo spostamento dell’Informagiovani e dell’Ufficio del Centro per l’Impiego; 
o Destra Leogra – progettazione definitiva entro fine mandato e realizzazione dell’opera entro 10 anni, attraverso un percorso partecipativo per la progettazione e idonee strategie di pressione politica in Provincia e Regione;
o Fabbrica Alta: considerato che i previsti volumi edificabili  nell’area contigua sono concettualmente  superati,  si deve  favorire l’aggiornamento del piano di recupero in base agli attuali fabbisogni residenziali e alle mutate sensibilità ambientali, mantenendo gli elementi urbanistici di interesse pubblico del piano stesso quali la salvaguardia della Roggia Maestra, il parcheggio interrato, il parco e la piazza che circondano la Fabbrica Alta;

  • Promuovere la Fabbrica Alta come luogo identitario di tutto l’Alto Vicentino, rispondendo alla naturale vocazione di luogo/spazio che racchiude i sé i principi e le ambizioni comunali all’area sovracomunale, cui si punta e si ambisce. La Fabbrica Alta è un patrimonio culturale, storico e identificativo del territorio, dell’alto vicentino e non solo, dovremo ulteriormente dotarla di una politica comune che la sappia trasformare in un luogo di elaborazione e fucina di idee. Tale simbolo di operosità, in collaborazione con le associazioni di categoria, può essere promosso e usato come marchio identificativo dei prodotti locali;
  • Il declassamento delle perequazioni non convenzionate laddove in contrasto con le politiche di conservazione dei  suoli agricoli,  o prive di sostenibilità economica da parte dei  proprietari;
  • Perseguire la  riqualificazione del territorio agricolo di pianura attraverso normative di incentivo all’eliminazione di edifici  dismessi o di   manufatti  incongrui,  anche con lo strumento  del credito edilizio all’interno delle aree già identificate come edificabili;
  • Avviare un Programma di  sostegno alla rinaturalizzazione dei paesaggi agrari ancora presenti (insiemi) con progetti di forestazione di aree marginali strategiche.

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